Ricette |
AGGIORNAMENTO: 28 novembre 2021
INGREDIENTE PRINCIPALE |
RICETTA |
Zuppa di legumi Primo piatto nutriente e saziante, che ha la proprietà, essendo composto con fibre (legumi), di essere adatto per diete a basso contenuto di colesterolo. |
Zuppa di fagioli Ingredienti per 4
persone: |
Orecchiette Primo piatto di pasta saporito e completo, adatto per invogliare l'appetito. |
Orecchiette salsiccia e
rucola Ingredienti
per 4 persone: |
Arrosto di maiale Secondo piatto di carne nutriente e saziante. Saporito e ricco di grassi, è adatto per dare energia a sportivi e necessita di un buon smaltimento dopo il pasto (sport, passegiate, ecc.). |
Costine di maiale con
patate Ingredienti
per 4 persone: |
Branzino Pregiato pesce per la culinaria, cucinabile in più modi (vedi scheda branzino per ulteriori particolari). |
Branzino alle verdure
Ingredienti per 4
persone: |
Baccalà Merluzzo essiccato e salato (vedi scheda merluzzo per ulteriori particolari). |
Baccalà alla griglia
Ingredienti per 4
persone: |
Piadina romagnola. Antichissima è la storia della piadina: gli Enotri (tra i primi abitanti della nostra penisola) gia' nel 1200 a.C., preparavano focacce azzime impastando acqua e farina. Furono gli Etruschi a perfezionare l'arte dei dischi di pasta cotti sul fuoco e sotto la cenere e a far conoscere questo alimento ai Romani, che ne diventarono grandi consumatori. Nel 200 a.C. a Roma le focacce erano cibo pregiato, consumato normalmente con il formaggio. Anche quando il pane lievitato aveva ormai un suo posto d'onore nelle mense degli antichi, le focacce di farina rimasero sempre presenti sulle tavole degli italiani, fino ai nostri giorni. C'è chi attribuisce la diffusione della piadina in Romagna alla tradizione del pane azzimo introdotta dalla forte colonia ebraica di Ferrara, ma non è sicuro. In Romagna ogni zona, città, e persino ogni paesino ha una sua ricetta per preparare la piadina. La Romagna è divisa in due zone, che si differenziano proprio per la preparazione della piadina: a Ravenna, Imola, Faenza e Forlì si mangia una focaccia più piccola e sostanziosa, con uno spessore maggiore; a Rimini, Riccione, Cattolica e Gabicce, invece, il disco è più largo e sottile. Ma qualunque sia la forma, si tratta sempre di buonissima piadina romagnola. Tra i simboli della gastronomia della Romagna entra a far parte anche un piatto "semplice" come la Piadina. Acqua, farina, sale e strutto e tempi di preparazione molto veloci non farebbero presupporre un risultato tanto gradito al palato. Unendola a qualche erba saltata in padella e qualche affettato o formaggio fresco, la piadina fungerà da ottimo secondo a tavola. |
Piadine assortite Ingredienti: 12 piadine, 200 gr di formaggio stracchino squacquerone, 150 gr di prosciutto cotto, 100 gr di stracchino, 100 gr di prosciutto stagionato, una manciata di rucola tritata, verdure stufate in padella. Preparazione: Fate scaldare in forno a 180 gradi per 3 minuti le piadine poi disponetele aperte su un piano di lavoro. Stendete sulla superficie di 4 piadine le fette di prosciutto cotto; spalmateci sopra uno strato di formaggio stracchino squacquerone, poi richiudete piegandole a metà. Passate in forno caldo altri due minuti per fondere il formaggio. Farcite altre 4 piadine calde con lo stracchino, il prosciutto stagionato e la rucola. Infine farcite le restanti 4 piadine con le verdure stufate. |
Friselle del Salento. Una leggenda racconta che le friselle sono state portate da Enea quando sbarcò a Porto Badisco. Queste croccanti ciambelle, infatti, erano il pasto dei marinai fin dai tempi dei Fenici. La "frisaddha" salentina ha origini antichissime, che risalgono ad oltre 3.000 anni fa, a bordo di navi fenicie piene di merci...e di quelle scure ciambelle di pane e di grano biscottato. Sulla terre ferma, costituivano un tempo, il pasto tradizionale dei contadini, che lo condivano con pomodoro fresco, rughetta ed olio extra vergine di oliva. I marinai le inzuppavano nell'acqua di mare e le condivano con olio di oliva. Oggi la ricetta non è cambiata molto: L'acqua è quella di casa e all'olio e alle olive si sono aggiunti i pomodori e l'origano. Il segreto della fragranza delle friselle sta nella preparazione: la farina di orzo e quella di grano duro vengono impastate per diverse volte, con molte pause per la lievitazione. Si cuociono per un'ora nel forno a legna, quindi si tagliano con uno spago e si finisce la cottura a fuoco lento. La frisella è facile da preparare ma richiede qualche accorgimento: deve essere inzuppata nell'acqua, ma non troppo, perché quando si mangia deve "ruzzolare" sotto i denti. Deve essere morbida ma anche croccante. |
Friselle alla
mediterranea Ingredienti: 4 fette di friselle del Salento, 2 pomodori maturati, 4 fette di mozzarella, 4 filetti di acciuga, capperi e origano q.b., aglio e olio extra vergine di oliva q.b. Preparazione: Ammorbidite con un po' d'acqua le friselle del Salento e strofinate con una spicchio d'aglio. Stendeteci sopra il pomodoro che avrete fatto a fette e appoggiatevi sopra una fetta di mozzarella, 1 filetto di acciuga qualche cappero e un pizzico di origano. Irrorate con l'olio extra vergine di oliva, e passate in forno caldo (180 gradi) per qualche minuto. Saranno pronte non appena la mozzarella sarà fusa: servite subito. |
Pane carasau sardo. In Sardegna, in particolare nelle Nuorese, dove trova le sue origini, e il pane per eccellenza. Un tempo era molto diffuso grazie alla sua conservabilità, soprattutto tra i pastori che passavano sui pascoli molto tempo. La preparazione era compito delle donne, tramandata da tempi antichissimi e vissuta come una cerimonia per la buona riuscita del lavoro ai pascoli. Durante la cottura, quando la pasta era ancora malleabile, veniva piegato nel mezzo, perché potesse entrare nella bisaccia del pastore senza rompersi. Il pane carasau si distingueva in base al tipo di farina usata ed ogni classe sociale lo preparava in modo diverso. Con semola e fior di farina apparteneva alle famiglie benestanti, con cruschello e farina d'orzo apparteneva alle famiglie meno abbienti. Con l'evoluzione dei costumi questa distinzione è scomparsa. Il pane carasau viene chiamato anche "carta da musica", per il suo aspetto di pergamena, sottilissimo e friabile. Dal grano duro si ottiene il semolato rimacinato, adatto per la panificazione, che consente di produrre una sfoglia sottile e croccante. Il semolato viene impastato con l'acqua, lievito e sale e viene lasciato lievitare due volte. Le forme sono sottoposte a una prima cottura che serve a farle gonfiare (è questa la fase da cui tutto dipende), i pani devono dilatarsi, prendendo nel forno la forma di un irregolare palloncino di pasta, dividendosi in due sfoglie. Dopo la prima cottura vengono tolti dal formo e con un coltello si separano le due sfoglie sottili, che vengono nuovamente cotte per renderle croccanti. Ci sono diversi modi di gustare il pane casarau: "pane tostau" leggermente tostato da usare come base da spalmare; "pane guttiau" con olio e sale servito come stuzzichino; "pane vressa" usato a tavola semplicemente come pane. |
Pane carasau e pomodori
Ingredienti: Pane carasau, pomodorini, olio extra vergine di oliva, origano e sale. Preparazione: Ammorbidite con un po' d'acqua alcuni fogli di pane carasau e sistemateli su una piatto da portata. Conditeli con olio extra vergine di oliva, sale, pomodorini ed origano. Arrotolate infine i fogli di pane dandogli la forma di un salame. |
Vongola Mollusco marino bivalve commestibile. Si usa in cucina come condimento per primi e secondi piatti a base di pesce. Gustoso, anche se di per se' non molto nutriente. |
Zuppa di vongole Spazzolate e pulite, 1,5 kg di vongole. Pelate 500 g di pomodori, strizzateli, eliminate i semi e tagliateli a pezzi. Lavate e tritate 1 ciuffo di prezzemolo piuttosto grosso. Fate colorire 2 spicchi d'aglio con 1 l. di olio extra vergine d' oliva in una pentola larga, versate le vongole e il pomodoro, mescolate e togliete man mano che si aprono. Salate e pepate il sugo, e cuocetelo per 10 minuti per farlo restringere. Rimettete le vongole, metà sgusciate e metà intere, e fate cuocere per altri 5 minuti. Tostate 4 fette di pane, mettetele sul fondo dei piatti, versate il sugo con le vongole. Servite subito, spolverizzando con prezzemolo tritato. |
Vongola Le vongole, come molte specie di mare, si prestano molto bene anche con piatti a base di pasta. |
Vongole veraci e
spaghetti (o ziti) Ingredienti (per
4-5 persone): 300/400 gr di spaghetti grossi (o ziti,
a piacimento), 700/800 gr di vongole veraci, 300 gr di
zucchine, 3 pomodori rossi maturi, 2 cipolle bianche
grosse, 4 cucchiai di olio extra-vergine di oliva, sale e
pepe quanto basta. |
FORMAGGI e latticini Tra i latticini rientrano formaggi e mozzarelle in tutte le loro varie forme (fior di latte, bufala, ecc.). |
Scamorza ai ferri Per 4 persone: 4
scamorze da 200 g l'una, origano, sale e pepe. |
Il pesce: piatto a base
di tonno Piatto estivo freddo che si prepara in pochissimo tempo, rinfrescante e saziante. |
Tonno e pomodori Per 4 persone: 160 g
di tonno sott'olio, 500 g di pomodori insalatari, mezza
cipolla bianca grande, sale, origano. |
I legumi I legumi sono
sostanze naturali ricche di proteine, carboidrati, fibre
alimentari e sali minerali. Sono poveri di grassi ed
adatti per diete sane ed equilibrate: tendenzialmente le
loro fibre tendono a ridurre la formazione del
colesterolo. I legumi secchi devono essere conservati in
un luogo asciutto, al riparo da fonti di calore (sole,
termosifoni, ecc.). Altro modo di conservazione è la
immersione in salamoia, acqua contenente sali che deve
essere scolata prima dell'uso, previo lavaggio in
abbondante acqua fredda. |
Lenticchie con salsiccia
Per 2 persone:
200 g di lenticchie, 4 salsicce di maiale, 1 gambo di
sedano, 2 spicchi d'aglio, 100 g di passato di pomodoro,
4 cucchiai di olio extra-vergine d'oliva, 1 peperoncino
grosso, sale e pepe quanto basta. Tempo di preparazione:
circa 1 ora. |
I dolci: il panpolenta
Dolce
di colore giallo, ricco di calorie, che si assaggia
volentieri tutto l'anno.
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Panpolenta Dose per un panetto di 500 gr. circa: 2 uova, 1 etto di burro, 1 etto di zucchero, 1 etto di farina di granturco, 1 etto di farina di grano tenero, 1 bustina di vaniglia, 1 bicchiere da caffè di amaretto di Saronno, mezza bustina di lievito per dolci. Impastare la farina aggiungendo gradatamente gli ingredienti fino ad ottenere una forma semicilindrica, tipo filetta di pane. Cuocere a forno caldo, togliere dal forno al livello di cottura preferito (quando il dolce raggiunge un aspetto giallo-dorato) e cospargere di zucchero a velo la superficie. |
I cereali: il riso Alimento ricco di carboidrati, e con poche proteine e grassi. Facilmente digeribile, è indicato anche per le diete. |
Risotto all'ortolana Per 2 persone: 200 g
di riso arborio, 2 pomodori rossi maturi, 1 spicchio d'aglio,
1 cipolla rossa piccola, 3 cucchiai di olio extra-vergine
d'oliva, 1 peperoncino rosso, 1 tazza di brodo, rosmarino
con prezzemolo e basilico quanto basta. Tempo di
preparazione: circa 1/2 ora. |